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Arte e mostre in Toscana
Arte, mostre gennaio 2015
 
     
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Arte, mostre in Toscana
 
SESTO FIORENTINO
 
Incubi nordici e miti mediterranei
Max Klinger e l’incisione simbolista mitteleuropea
Fino al 18 gennaio 2015
Sesto Fiorentino - Centro Espositivo Antonio Berti
 
warrol
 
Böcklin dipinse diverse versioni dell'«Isola dei Morti»fra il 1880 e il 1886. L'opera fu estremamente popolare all'inizio del XX secolo e affascinò personaggi come Sigmund Freud, Lenin, Georges Clemenceau, Salvador Dalí e Gabriele D'Annunzio. Adolf Hitler ne possedeva una versione originale, acquistata nel 1936
 
A cura di Emanuele Bardazzi, Giulia Ballerini e M. Donata Spadolini

Dal 30 novembre 2015 al 18 gennaio 2015, si terrà a Sesto Fiorentino (FI) Incubi nordici e miti mediterranei. Max Klinger e l’incisione simbolista mitteleuropea. La mostra, realizzata dal Gruppo “La Soffitta, Spazio delle Arti”, in collaborazione con il Comune di Sesto Fiorentino, propone un’indagine sull’incisione simbolista mitteleuropea, attraverso una selezione consistente di opere del più grande artista tedesco di questo periodo: Max Klinger, di cui sono presentati i cicli più importanti, da Eva e il futuro a Un guanto, da Della morte parte prima (Vom Tode I) alla Brahmsphantasie, oltre a varie opere sciolte tra cui la celebre Isola dei morti dal dipinto omonimo di Arnold Böcklin, nella prima tiratura di soli 30 esemplari numerati e firmati dall’artista. Accanto a lui, saranno esposte anche numerose incisioni di altri artisti che sono stati maggiormente influenzati dalla sua ricerca, per un totale oltre 300 opere.

Con questa mostra si intende dare continuità all’evento artistico “Alto-Basso”, che si svolge da quattro anni a Sesto Fiorentino e che coinvolge i due spazi espositivi presenti sul territorio: “La Soffitta Spazio delle Arti” di Colonnata, nella parte alta della città e il Centro espositivo “Antonio Berti”, più in basso, vicino al centro storico. Da qui il nome della manifestazione “Alto-Basso”.

L’attenzione sempre più ricorrente per l’opera di Max Klinger, oggetto di un susseguirsi di esposizioni, studi e approfondimenti anche nel nostro paese, pone ormai le basi per esplorare quel ricco ambito di influenze che l’artista tedesco fu in grado di suscitare ed alimentare soprattutto nella grafica e nello specifico nell’incisione, tra i vari artisti ed amici, sodali e seguaci che trassero ispirazione e incitamento dalla sua arte e dai suoi enunciati teorici intorno alla Griffelkunst (Arte dello stilo). Un ambito che risulta ancora poco esplorato in Italia, se non in modo frammentario, e che fa riemergere nomi in gran parte ignoti o dimenticati presso di noi, come Karl Stauffer-Bern, Otto Greiner, Sigmund Lipinsky, Sascha Schneider, Max Roeder, Bruno Héroux, Joseph Uhl, Ernst Moritz Geyger, Fritz Boehle, Heinrich Vogeler, Paul Hermann, Richard Müller, Willi Geiger, gli austriaci Rudolf Jettmar e Alois Kolb, gli svizzeri Albert Welti e Fritz Pauli o la svedese Tyra Kleen, insieme ad altri certamente più conosciuti come Franz von Stuck e Käthe Kollwitz, antesignana dell’Espressionismo. Diversi di questi artisti soggiornarono o addirittura vissero nel nostro paese scegliendolo come seconda patria, ultime maglie di una lunga catena di nordici che, a partire da Goethe, avevano cercato nel mondo mediterraneo gli ultimi riverberi di un‘arcadia ideale.
Il trattato di Klinger Malerei und Zeichnung (Pittura e disegno) pubblicato a Lipsia nel 1891 fu il punto di partenza per tutti coloro che ricorsero alla grafica per esprimere il proprio mondo immaginario e interiore popolato di fantasmi, angosce e tormenti, ma al contempo proteso ai vagheggiamenti ideali di bellezza, armonia, musica e sensualità panica.

Il titolo della mostra intende evocare come nello spirito tedesco di questi artisti legati a Klinger e al suo mondo simbolico coesistessero elementi classici e gotici, evocazione nostalgica del mito e inquietudine moderna, istintualità dionisiaca e riflessione filosofica. La Schönheit e la Körperkultur si intrecciano alla forza irresistibile di Eros e Thanatos. I sabba stregoneschi del Faust di Goethe convivono con l’epica omerica. Albert Welti incide una sulfurea Notte di Valpurga (Walpurgisnacht), mentre ispirati dall’Odissea Otto Greiner e Sigmund Lipinsky realizzano capolavori. Le icone luciferine di Franz von Stuck si alternano alle delicate favole preraffaellite di Heinrich Vogeler. Hugo Höppener Fidus idealizza La preghiera della luce (Lichtgebet), una runa vivente che diviene il simbolo della generazione dei naturisti e dei riformatori della vita. Fauni e centauri, tritoni e sirene sono le creature ibride che dalla fantasia di Arnold Böcklin trasmigrano attraverso Max Klinger nelle opere grafiche degli artisti più giovani che ruotano intorno a von Stuck e all’Accademia di Monaco, Richard Müller con eleganza e ironia inventa un mondo straniante di incongrui e improbabili dialoghi amorosi tra donne e animali. La mostra sarà così un’occasione unica per poter ammirare, per la prima volta riunite insieme, opere poco note al vasto pubblico rese disponibili grazie ai prestiti di appassionati cultori di grafica del periodo.

Il filo conduttore della mostra, Klinger e l’influenza del suo operato, permette di strutturare l’esposizione delle incisioni in più sezioni dedicate agli autori più significativi; inoltre, un’intera sezione è dedicata alla produzione degli ex libris nella quale gli artisti della Mitteleuropa eccelsero, concentrandosi soprattutto sul valore simbolico del nudo, ossia dell’Akt. In tal modo, saranno collegati i due centri espositivi. Le opere selezionate provengono dalla collezione di Emanuele Bardazzi, dalla Libreria Antiquaria Gonnelli di Firenze, dalla Galleria dell’Incisione di Brescia e da altre collezioni private, provenienti da diverse parti d’Italia.

La curatela scientifica della mostra e del catalogo è di Emanuele Bardazzi, che vanta una vasta esperienza in tema di grafica tra ‘800 e ‘900 da studioso e collezionista, della storica dell’arte Giulia Ballerini, che si occupa del progetto “Alto-Basso” dal 2009, e di M. Donata Spadolini, responsabile dei beni artistici della Fondazione Spadolini – Nuova Antologia.
La parte tecnica e logistica è curata da Francesco Mariani, responsabile del Gruppo “La Soffitta” e Presidente del Circolo Arci CDP di Colonnata (Sesto Fiorentino).
L’evento è corredato da un catalogo edito da Polistampa Edizioni – Firenze.
La manifestazione beneficia del sostegno di numerosi sponsor che hanno aderito con generosità all’iniziativa.

Inaugurazione, 30 novembre ore 11 al Centro Espositivo Antonio Berti

Centro Espositivo Antonio Berti
Via Bernini, 57 - Sesto Fiorentino
Orario
Dal lunedì al sabato dalle ore 16.00 alle 19.30
Domenica dalle 10,00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30

La Soffitta Spazio delle Arti
Piazza Rapisardi, 6 - Colonnata (Sesto Fiorentino)
Orario
Dal martedì al sabato dalle ore 16.00 alle 19.30
Domenica dalle 10,00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 18.30
Per informazioni
335 6136979 – gcarteviva8@gmail.com - www.lasoffitta.net

Ingresso gratuito
 
FIRENZE
 
Picasso e la modernità spagnola
Fino al 25 gennaio 2015
Firenze, palazzo Strozzi
 
Ritratto di Dora Maar

Palazzo Strozzi a Firenze riporta l’attenzione sull’arte moderna con un nuovo importante evento dedicato a uno dei più grandi maestri della pittura del XX secolo: Pablo Picasso.
La mostra presenta un’ampia selezione di opere del grande maestro dell’arte moderna che permette di riflettere sulla sua influenza e sul confronto con importanti artisti spagnoli come Joan Miró, Salvador Dalí, Juan Gris, Maria Blanchard, Julio González: l’arte che riflette sull’arte e sul rapporto tra realtà e surrealtà, l’impegno dell’artista nella tragedia storica, l’emergere del mostro dal volto umano, e la metafora del desiderio erotico come fonte privilegiata di creazione e visione del mondo. Picasso e la modernità spagnola accoglie circa 90 opere della produzione di Picasso e di altri artisti tra dipinti, sculture, disegni, incisioni e una ripresa cinematografica, grazie alla collaborazione tra la Fondazione Palazzo Strozzi e il Museo Nacional Centro de Arte Reina Sofía di Madrid.
Tra le opere esposte sono presenti celebri capolavori come il Ritratto di Dora Maar, la Testa di cavallo e Il pittore e la modella di Picasso, Siurana, il sentiero di Miró e inoltre i disegni, le incisioni e i dipinti preparatori di Picasso per il grande capolavoro Guernica, mai esposti in numero così elevato fuori dalla Spagna.

Quando
Fino al 25 gennaio 2015.

Dove
Palazzo Strozzi – Firenze (FI)

Orari
Dal lunedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 20.00 e la biglietteria chiude alle ore 19.00
Giovedì dalle ore 10.00 alle ore 23.00 e la biglietteria chiude alle ore 22.00

 
PISA
 
UNA STORIA DI SEGNI
Le incisioni di Tullio Pericoli
Fino al 15 Marzo 2015
Pisa, Museo della Grafica - Palazzo Lanfranchi
 
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Eugenio Montale, 2002. Acquaforte e acquatinta a colori su carta Giappone
 
Nelle suggestive sale del Palazzo Lanfranchi, affacciate sul Lungarno, Pisa e il Museo della Grafica ospitano, dal 29 novembre 2015 al 15 marzo 2015, una grande mostra dedicata a Tullio Pericoli e alla sua opera incisa.
E’ la prima volta che il pittore e disegnatore marchigiano, una delle voci più note e autorevoli nel panorama artistico contemporaneo, presenta l’intero nucleo delle incisioni realizzate in un arco di oltre trent’anni.
Una storia di segni prevede infatti un percorso che, attraverso oltre 100 opere, racconta i momenti e i temi della ricerca dell’artista, dominatore delle tecniche grafiche e raffinatissimo narratore di volti e paesaggi.
Un percorso che si apre con le tirature dei primi anni ‘80, ovvero, come scrive Franco Fanelli nel bel catalogo edito da Lubrina, “incisioni ad acquaforte e acquatinta, calibrate su una gamma cromatica tanto calda quanto essenziale, nelle quali Pericoli sembra evocare, su cadenze orientaleggianti, misteriose mappe, laddove segno e colore sono in gara con la preziosa complessità della miniatura”. E che, negli anni, scorre sugli ormai celebri scenari dove si affollano libri, frutti, vasi, tavoli, cavalieri, cinghiali e le molte altre “cose” che un’inesauribile e coltissima immaginazione affida a un segno di rara coerenza espressiva e poetica.
I paesaggi, motivo centrale dell’impegno artistico e intellettuale di Pericoli, sono raccontati con raffinate trame grafiche e complessi registri tonali che ne conservano, persino ne amplificano, i valori pittorici e i contenuti morali. Perché i suoi sono paesaggi che hanno “una valenza non solo estetica e contemplativa, ma discorsiva ed etica: ci ricordano chi siamo e chi siamo stati, ci invitano a riflettere su chi vogliamo essere” (Salvatore Settis).
Così come avviene nell’emozionante serie di ritratti – da Robert Louis Stevenson, a Virginia Woolf, Franz Kafka, Italo Calvino, Eugenio Montale, Carlo Emilio Gadda… – che “ci fanno capire come Pericoli riesca in modo personalissimo a far interagire componenti che una lunga tradizione culturale aveva separato e contrapposto, e cioè l’anima e il volto, l’opera e la biografia” (Lina Bolzoni). Per apparire anch’essi, come nella mappa delle rughe di Samuel Beckett, splendidi paesaggi.

La mostra, promossa dal Museo della Grafica (Comune di Pisa, Università di Pisa), è realizzata in collaborazione con la Galleria Ceribelli di Bergamo.

Museo della Grafica - Palazzo Lanfranchi
Lungarno Galilei 9 -56125 Pisa
tel. 050/2216060 (-62-66-67)
e-mail: museodellagrafica@adm.unipi.it
sito web: www.museodellagrafica.unipi.it

Orari di apertura:
Dal martedì alla domenica: dalle ore 9:00 alle ore 18:00
Lunedì: chiuso

Giorni di chiusura:
01/01 (Capodanno)
06/01 (Epifania)
25/12 (Natale)

Costo di ingresso:
€ 3,00

 

 
FORTE DEI MARMI
 
Artisti x Forte 100
Fino all'11 gennaio 2015
Forte dei Marmi, Il Fortino e Museo Ugo Guidi
 
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Il Comune di Forte dei Marmi, il Museo Ugo Guidi e gli “Amici del Museo Ugo Guidi” presentano la mostra di pittura, scultura e grafica “Artisti x Forte 100”.
La mostra organizzata per la ricorrenza del Centenario del Comune di Forte dei Marmi, a cura di Lodovico Gierut e Vittorio Guidi, evidenzia opere di artisti che hanno avuto o hanno un rapporto artistico con Forte dei Marmi, comprendente opere di:

Franco Angeli, Pietro Annigoni, Arman, Giuseppe Banchieri, Antonio Barberi, Amerigo Bartoli, Mirko Basaldella, Antonio Berti, Vinicio Berti, Floriano Bodini, Carlo Böcklin, Uberto Bonetti, Domenico Bresciani, Virio Bresciani, Antonio Bueno, Corrado Cagli, Agostino Cancogni, Giancarlo Cannas, Ugo Capocchini, Marco Cardini, Felice Carena, Carlo Carrà, Gianni Carretti, Robert Carroll, Pietro Cascella, Bruno Cassinari, Galileo Chini, Anna Chromy, Antonio Collina, Aristide Coluccini, Primo Conti, Vittorio Cusatelli, Arturo Dazzi, Giorgio De Chirico, Raffaele De Grada, Gianni Dova, Alfredo Fabbri, Mario Fallani, Enzo Faraoni, Pericle Fazzini, Ercole Ferrari, Tano Festa, Achille Funi, Walter Fusi, Guido Gabrielli, Emanuele Giannelli, Marta Gierut, Gian Paolo Giovannetti, Renzo Grazzini, Emilio Greco, Luigi Grosso, Ugo Guidi, Luigi Guerricchio, Renato Guttuso, Ibrahim Kodra, Walter Lazzaro, Jacques Lipchitz, Mino Maccari, Venerando Maccarone, Alberto Magnelli, Marino Marini, Giuseppe Martinelli, Arturo Martini, Francesco Messina, Giuseppe Migneco, Franco Miozzo, Henry Moore, Gualtiero Nativi, Stefano Paolicchi, Eugenio Pardini, Eugenio Pieraccini, Marcello Polacci, Giò Pomodoro, Arturo Puliti, Gabriele Ricceri, Oronzo Luciano Vittorio Ricci, Vittoria Angela Romei, Ottone Rosai, Renato Santini, Franz T. Sartori, Mario Schifano, Filadelfo Simi, Mario Sironi, Mario Soave, Ardengo Soffici, Ernesto Thayaht, Nino Tirinnanzi, Leone Tommasi, Marcello Tommasi, Riccardo Tommasi Ferroni, Ernesto Treccani, Giuliano Vangi, Emilio Vedova, Renato Vernizzi, Lorenzo Viani, Giuseppe Viner, Tono Zancanaro (...), con esposizione in Forte dei Marmi al “Fortino”, Piazza Garibaldi, e al “Museo Ugo Guidi” – MUG, via Civitali 33.

La mostra si sviluppa in tre sezioni.
La prima riguarda gli artisti/maestri che hanno soggiornato a Forte dei Marmi nel ‘900; la seconda vede esposte opere di artisti locali scomparsi, e la terza comprende lavori create da alcuni artisti contemporanei residenti e/o nati a Forte dei Marmi, o che vi operano con assiduità.

Dove:
“Fortino” Forte dei Marmi *
Museo Ugo Guidi – MUG via Civitali 33 - Forte dei Marmi #
Quando:
6 dicembre 2015 – 11 gennaio 2015 *
13 dicembre 2015 – 7 gennaio 2015 #
Inaugurazione:
13 dicembre ore 17 *
6 dicembre ore 17 #
Orario:
- mar., mer., gio. 9,30-13. Ven., sab., dom. 9,30-13 e 15,30-18. Lunedì chiuso. Dal 18/12/2015 al 6/1/2015 aperta tutti i giorni 9,30 -13 15,30-18. Chiuso Natale e Capodanno. Ingresso libero. *
- sabato 11-12 e 16-17 o su appuntamento richiesto all’ Ufficio Informazioni Turistiche 0584-280292. forteinfo@comunefdm.it; www.myfortedeimarmi.it o al 348-3020538; museougoguidi@gmail.com. Ingresso libero. #
Info: museougoguidi@gmail.com / 0585 348510 / 3483020538 www.ugoguidi.it – www.gierut.it lodovico@gierut.it
Entrambe con ingresso libero.

 

 
PISA
 
Le Donne di Puccini
Fino al 3 maggio 2015
San Giuliano Terme, Pisa
 
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Le Donne di Puccini Costumi, architetture per la scena
6 settembre 2014 – 3 maggio 2015
Villa Roncioni
San Giuliano Terme, Pisa

All’interno dei festeggiamenti per i 100 anni della Casa d’Arte Cerratelli, nata del 1914 e che in cento anni ha prodotto i più bei manufatti sartoriali per le scene liriche e cinematografiche di tutto il mondo, la Fondazione Cerratelli presenta dal 6 settembre 2014 al 3 maggio 2015 la mostra Le Donne di Puccini. Costumi, architetture per la scena, un percorso dedicato alle opere di Giacomo Puccini.
Il legame tra la Casa d’Arte e Puccini e le sue “donne” è strettissimo, il Maestro era, infatti, un frequentatore e sostenitore della Casa d’Arte e inoltre, Arturo Cerratelli, fondatore della Casa d’Arte, cantò nella seconda rappresentazione di Bohème al Teatro dell’Opera di Roma.
Una grande amicizia legava, quindi, Cerratelli a Giacomo Puccini e proprio grazie al suo sostegno questa sartoria divenne in pochi anni celebre in tutto il mondo.
In mostra i costumi storici della fondazione, tra cui i costumi restaurati della ultima opera di Puccini, la Turandot, di diverse produzioni, quella di U. Brunelleschi del 1940, della produzione televisiva della RAI del 1958 firmata dal costumista Attilio Colonnello e infine l’ultima produzione per il Festival Puccini del 2014 a firma di Angelo Bertini.
Costumi indossati da cantanti del calibro di Renata Scotto, Fiorenza Cossotto, Katia Ricciarelli, Daniela Dessì e Giovanna Casolla, di diverse produzioni e di diverse epoche, che messi a confronto, evidenziando come si possa interpretare i medesimi personaggi con estro e genialità diverse.
Grande rilievo avrà, inoltre, il dialogo dei costumi con la scenografia: all’interno della mostra, saranno presenti elementi scenici e modellini di scenografie a firma di grandi maestri come Ezio Frigerio, Arnaldo Pomodoro, Pietro Cascella e Angelo Bertini concessi dalla Fondazione Festival Puccini che collabora all’evento. Il costume, infatti, deve tener conto della scenografia, perché ne è parte integrante, e deve servire al cantante per interpretare al meglio il personaggio che è chiamato ad rappresentare. La mostra metterà in evidenza quanto questi due elementi si fondano indissolubilmente: l’uno ha bisogno dell’altro, sono entrambi l’apparato visivo necessario per contestualizzare l’opera e veicoli essenziali per la comunicazione dei messaggi che il regista intende donare ai suoi spettatori.
Infine, per assaporare da vicino il mestiere del costumista creatore di costumi per la scena, la Fondazione propone per le scuole dei laboratori didattici.
Evento espositivo con il patrocinio del Comune di San Giuliano Terme, della Provincia di Pisa, del comune di Pisa e dell’Università di Pisa. In collaborazione con Fondazione Festival Puccini e Fondazione Giacomo Puccini

Ingresso
Intero: 5 euro
Ridotto: 3 euro

Orario
La mostra sarà aperta da venerdì a domenica dalle 15.00 alle 19.00.
Dal lunedì al venerdì e al mattino su prenotazione: diegoarte@libero.it

Informazioni
Tel 050817900
Email diegoarte@libero.it

Luogo
Via Statale dell'Abetone, 226, Pugnano, San Giuliano Terme, Pisa

 

 
 
 

 

 
 
 
 
 
 
   
 

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