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Arte e mostre in Toscana |
Arte, mostre gennaio 2013 |
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Gennaio 2013 |
Arte, mostre in Toscana |
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Pisa |
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Wassily Kandinsky in mostra |
Fino al 3 febbraio 2013 |
Pisa |
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La rassegna ripercorre, attraverso circa cinquanta opere del maestro russo, padre dell’astrattismo, provenienti dal Museo di Stato di San Pietroburgo e da altri importanti musei russi, il periodo fra il 1901 - anno in cui Kandinsky abbandona gli studi giuridici ed etnografici che lo avevano portato a conoscere le tradizioni delle popolazioni originarie dello sterminato impero russo e decide di dedicarsi alla pittura - e il 1922 quando lascia definitivamente la Russia Sovietica, che pure aveva sostenuto nei primi anni della rivoluzione, e accetta l’incarico offertogli da Walter Gropius di dividere con Paul Klee l’insegnamento al Bauhaus.
L’esposizione, aperta da una affascinante e sorprendente sezione dedicata alle radici visive e concettuali dell’opera del maestro russo con rari oggetti appartenenti alla tradizione dello sciamanesimo raccolti negli stessi anni in cui Kandinsky li appuntava sui suoi taccuini, e da coloratissimi oggetti della tradizione folclorica russa, guiderà il visitatore dai suoi primi dipinti nati in atmosfera simbolista, alle opere del periodo di Murnau (affiancate da selezionati quadri di Gabriele Munter, Alexej Jawlensky, Marianne Werefkin e Arnold Schonberg), fino alle grandi tele dei pochi anni in cui Kandinsky divenne il punto di unione fra le avanguardie occidentali, raccolte intorno a Der Blaue Reiter, e i maggiori protagonisti dell’avanguardia russa - da Michail Larionov alla Goncharova – per arrivare ai capolavori del periodo finale della sua permanenza in Russia, impegnato nella costruzione di un sistema vasto di musei, ma violentemente avversato dai sostenitori delle avanguardie più radicali, in particolare dai costruttivisti.
La mostra è ideata e curata da Eugenia Petrova, direttrice aggiunta del Museo di Stato Russo di San Pietroburgo in collaborazione con Claudia Beltramo Ceppi, promossa dalla Fondazione Palazzo Blu, col patrocinio del Comune di Pisa, con il sostegno della Fondazione Cassa di Risparmio di Pisa, organizzata da Giunti Arte mostre e musei, con il coordinamento artistico e segreteria scientifica di Claudia Zevi & Partners,
Dove: Dal 13 ottobre 2012 al 3 febbraio 2013 le opere di Wassily Kandinsky saranno in esposizione al Palazzo Blu di Pisa in una mostra dal titolo Wassily Kandinsky. Dalla Russia all'Europa.
Orario: Le collezioni della Fondazione CariPisa e le Mostre Dossier sono visitabili dal martedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 19:00 e dal sabato alla domenica dalle ore 10:00 alle ore 20:00 (ultimo ingresso un'ora prima della chiusura).
Contatti organizzatori:
Palazzo Blu
Lungarno Gambacorti 9, 56125 - Pisa
Telefono: 050 916950
Email: info@palazzoblu.it
Web: www.palazzoblu.org |
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Pontedera |
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Pensiero e contraddizione - Opere di Favid Fedi |
12 gennaio 2013 - 23 febbraio 2013 |
Pontedera |
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Si inaugura sabato 12 gennaio 2013 alle ore 17.30 a Pontedera (Pi) presso il Centro per l’Arte Otello Cirri (via della Stazione Vecchia 6), la mostra di pittura di David Fedi (in arte Zeb) dal titolo “Pensiero e contraddizione” curata da Filippo Lotti, mecenate e collezionista delle opere di Fedi.
Esposizione patrocinata dal Comune di Pontedera e dalla Rete Museale Valdera e realizzata in collaborazione con FuoriLuogo – servizi per l’Arte e con l’associazione culturale “La Ruga” riunisce una trentina di opere che ripercorrono il percorso artistico di Fedi tra il 1997 e il 2008.
Le opere di Zeb ritornano in mostra, dopo le recenti esposizioni di Castiglioncello, San Vincenzo e Montecatini Terme. Nella città termale è stato recentemente inaugurata la collezione permanente del MO.C.A. – Montecatini Terme Contemporary Art dove è presente un’opera di Fedi.
Oggi le opere di Zeb vengono presentate a Pontedera, un’altra prestigiosa città, ormai divenuta vero e proprio punto di riferimento per l’arte toscana e non solo, che ha voluto tributare omaggio a questo grande artista livornese.
Nel maggio 2008 l’inspiegabile scomparsa di Fedi. Da allora ad oggi la storia del fantomatico Zeb è diventata cronaca. Da allora un mistero avvolge la figura di questo singolare artista che ha scelto come alter ego il personaggio di Diabolik e come forma di comunicazione più eclatante le scritte sui muri.
Questa mostra rappresenta un altro importante tassello del mosaico che Filippo Lotti da tempo sta componendo per restituirci l'enigmatica e poliedrica personalità di Zeb la cui opera, al di là dell'interesse suscitato dalla clamorosa scomparsa dell'artista, ha bisogno di sedimentarsi per essere analizzata, studiata e apprezzata in tutta la sua interezza.
Presente all’inaugurazione il giornalista Fabrizio Borghini con la troupe del suo programma televisivo “Incontri con l’Arte” che andrà in onda su Toscana Tv.
La mostra resterà aperta ai visitatori, ad ingresso libero, fino al 23 febbraio, con il seguente orario: lunedì/sabato 9-13 e 15/19 – domenica 16/19.
Per info: 0587 57282; Filippo Lotti 333 3892402 - flippolotti@interfree.it. |
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Firenze |
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Marilyn |
Fino al 1 aprile 2013 |
Firenze |
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Fino al 1° Aprile 2013 il Museo Salvatore Ferragamo di Firenze rende omaggio a Marilyn Monroe dedicandole una grande mostra a cinquant'anni dalla scomparsa.
La mostra, a cura di Stefania Ricci e Sergio Risaliti, è il risultato di un lungo lavoro di preparazione e di ricerca. I curatori hanno confrontato famosi scatti fotografici di Marilyn mito, icona femminile spiritualizzata, icona pop, in pose classiche, con opere d'arte che di queste pose e espressioni rappresentano la memoria più antica.
Biglietto: € 5,00
Orario: 10-18. Chiuso il martedì. Ad agosto chiuso la domenica.
Contatti organizzatori:
Salvatore Ferragamo Spa
Via Tornabuoni, 2 - 50123 Firenze
Telefono: 055 3360 456/455
Fax: 055 3360 475
Email: museoferragamo@ferragamo.com
Web: www.museoferragamo.com |
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Firenze |
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La primavera del Rinascimento. La Scultura e le arti a Firenze 1400-1460 |
Fino al 18 agosto 2013 |
Firenze, Palazzo Strozzi |
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Fino al 18 agosto 2013 presso il Palazzo Strozzi a Firenze si terrà la mostra La primavera del Rinascimento. La Scultura e le arti a Firenze 1400-1460 a cura di Beatrice Paolozzi Strozzi e Marc Bormand.
La mostra si propone di illustrare, in sezioni tematiche, la genesi di quello che ancora oggi si definisce il “miracolo” del Rinascimento a Firenze, soprattutto attraverso capolavori di scultura: l’arte che per prima se ne è fatta interprete.
Una prima sezione è dedicata alla riscoperta dell’Antico nella “rinascita” fra Due e Trecento – da Nicola Pisano ad Arnolfo e ai loro successori – e in seguito all’assimilazione della ricchezza espressiva del Gotico, particolarmente d’origine francese (sezione I: L’eredità dei padri), i due rilievi con il Sacrificio di Isacco di Lorenzo Ghiberti e Filippo Brunelleschi e il modello della Cupola brunelleschiana costituiscono il momento fondante del primo Rinascimento (sezione II: Firenze 1401. L’alba del Rinascimento).
In quegli anni, i successi politici della Repubblica fiorentina, la sua potenza economica e la pace sociale diffondono attraverso gli scritti di grandi umanisti il mito di Firenze come erede della repubblica romana e come modello per gli altri stati italiani.
La scultura pubblica monumentale (di Donatello, Ghiberti, Nanni di Banco, Michelozzo, ecc. nei centri propulsori dei grandi cantieri della città, come la Cattedrale e Orsanmichele) è la prima e più alta testimonianza di questa esaltazione di Firenze e dei suoi protagonisti (sezione III: La Romanitas civile e cristiana), influenzando profondamente la pittura di artisti come Masaccio, Paolo Uccello, Andrea del Castagno, Filippo Lippi (sezione VI: La Pittura scolpita). Altri temi dell’antichità classica, attraverso la scultura, vengono assimilati e trasformati nel nuovo linguaggio, che esprime il clima spirituale e intellettuale della città, oltre al suo fervore creativo (sezione IV:‘Spiritelli’ fra sacro e profano; sezione V: La rinascita dei condottieri). Le ricerche di uno spazio ‘razionale’ e l’invenzione della prospettiva brunelleschiana, trovano proprio nella scultura le loro formulazioni più avanzate, in particolare nei bassorilievi donatelliani, come la predella del San Giorgio e il Banchetto di Erode di Lille, con un seguito che tocca la metà del secolo in opere di Desiderio da Settignano o di Agostino di Duccio, a confronto con la pittura, anche antica (sezione VII: La storia ‘in prospettiva’).
Fin dagli anni Venti, i nuovi canoni della scultura, messi a punto dai grandi maestri e illustrati da alcuni capolavori – come la donatelliana Madonna Pazzi di Berlino o la Madonna di Fiesole, attribuita al Brunelleschi – si moltiplicano attraverso una produzione sconfinata di rilievi (in marmo, stucco, terracotta policroma e ‘robbiane’), destinati alla devozione privata, che consentono una capillare diffusione del gusto per la bellezza ‘nuova’ in ogni strato sociale (sezione VIII: La diffusione della bellezza; sezione IX: L’eternità dei colori. Luca e l’invenzione delle robbiane). Allo stesso tempo, Firenze vede concentrarsi nei luoghi di solidarietà e di preghiera (chiese, confraternite, ospedali) la committenza artistica più prestigiosa dove la scultura tiene ugualmente un ruolo primario (sezione X: Bellezza e Carità).
Attorno al simbolo assoluto della città – il modello ligneo della Cupola di Santa Maria del Fiore del Brunelleschi – si presenta dunque una rassegna di tipologie o di tematiche scultoree determinanti anche per l’evoluzione delle altre arti figurative, a diretto confronto con i precedenti classici: dalle tombe degli umanisti, alle desunzioni dai sarcofagi, alla rinascita del monumento equestre e del ritratto scolpito. Attorno a quest’ultimo, che vede la sua genesi verso la metà del secolo – nei busti marmorei di Mino da Fiesole, Desiderio da Settignano, Antonio Rossellino – si prefigura il passaggio dalla fiorentina libertas a un mecenatismo privato, che porterà presto all’egemonia medicea (sezione XI: Dalla città al palazzo. I nuovi mecenati).
Contatti organizzatori:
Fondazione Palazzo Strozzi
Piazza Strozzi - 50123 Firenze
Telefono: 055 2776461-06
Fax: 055 2646560
Web: www.palazzostrozzi.org |
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