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Emblematico il "caso Facio" (Dante Castellucci), il comandante del battaglione "Picelli" che fu processato e condannato a morte sulla base di accuse falsamente costruite. I tragici momenti legati ai due rastrellamenti effettuati dai tedeschi il 3 agosto del 1944 e il 20 gennaio del 1945 misero la popolazione zerasca a dura prova. Soprattutto nella prima incursione caddero molti partigiani e civili. Perirono tragicamente anche due sacerdoti, don Angelo Quiligotti e don Eugenio Grigoletti. Il territorio fu razziato, molte case incendiate e i contadini persero il bestiame, la loro risorsa più preziosa. Le fiamme colpirono anche l'antico archivio comunale cancellando in poco tempo anni di storia. Sacrifici che ancora oggi rimangono scolpiti nella memoria dei sopravissuti. Con la fine della guerra e l'inizio della ricostruzione Zeri, consapevole della propria storia millenaria, uscì lentamente dall'isolamento e iniziò a modellare un futuro diverso, puntando a valorizzare le ricche risorse dell'ambiente e della tradizione. |
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