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Una altro momento storico in cui gli uomini di Zeri fecero sentire la loro voce all'interno della comunità pontremolese fu in occasione della "rivolta dei villani", tra il 1525 e il 1526, al tempo in cui è governatore Fabrizio Maramaldo. Dopo la battaglia di Pavia nella quale il re di Francia Francesco I fu sconfitto e Carlo V diventava così padrone dell'Italia, gli abitanti del contado rifiutarono di concorrere alle spese di mantenimento delle truppe spagnole (4000 fanti venuti in Lunigiana al comando dello spagnolo Aldana) e per protestare scesero in città in circa ottocento provenienti dalla Valdantena, Arzengio, Zeri, Rossano, Guinadi e Traverde. Nell'occasione ci furono scontri con i "burgenses" prima a Casa Corvi e poi fuori delle mura cittadine. Le cronache raccontano che successivamente in altri scontri cadde anche " Magatius de Ziro, homo fortis". Un importante ruolo di mediazione per pacificare gli animi fu svolta da frate Mario da Zeri, guardiano del convento di San Francesco di Pontremoli. |
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